La programmazione 2023 mette al centro le esperienze culturali, la ri-connessione con l’ambiente naturale e con noi stessi in una destinazione che per l’estate vede l’en plein di voli diretti dall’Italia
Gli Stati Uniti e il Canada con l’incredibile accessibilità aerea diretta dall’Italia, che anche nell’estate 2023 vedrà il moltiplicarsi delle rotte, contano sull’esperienza pluriennale del tour operator Going verso queste destinazioni di lungo raggio. E sempre nel solco della full immersion nelle culture e nel ripercorrere le storie di conquista (anche) dei diritti, per gli USA non potevano mancare i focus sui Nativi d’America, su Boston e il Massachusetts alla scoperta di microbirrifici oppure in Pennsylvania, cioè dove l’America è nata: a Philadelphia sono state firmate sia la Dichiarazione d’Indipendenza sia la Costituzione. Infine, sui ghiacciai dell’Alaska, che nelle loro profondità custodiscono la memoria dell’umanità nonché il suo DNA.
Gli Stati Uniti di e con Going prendono vigore dall’esperienza di un team di product managers che, da Napoli, portano avanti una conoscenza di decenni sulle destinazioni.
Dormire nelle hogan, nelle terre sacre dei Nativi
Da tempo, negli Stati Uniti un’associazione no-profit di nome Aianta promuove i viaggi culturali nelle proprietà degli Indiani d’America: il turismo rappresenta per tante etnie una fonte di sostegno economico, ma per alcune di loro è ancora una minaccia alla propria integrità, in quanto potrebbe suscitare curiosità superficiale e non rispetto da parte dei visitatori. All’interno di questa dialettica, l’approccio di Going alla programmazione di esperienze che portano i viaggiatori nelle comunità indiane è di massimo riguardo dei loro costumi.
Tra le proposte più acclamate c’è il pernottamento in una hogan, tipica abitazione dei Navajo a pianta circolare. Lo si può vivere anche ai piedi della Monument Valley, territorio sacro nella Navajo Nation tra Utah e Arizona. L’esperienza vale l’alba al cospetto delle rocce che più hanno rappresentato l’Ovest americano sul grande schermo e perpetuano lo spirito di libertà del popolo dei Nativi. Oppure si dorme in una hogan allo Spider Rock Campground sull’altopiano di Tse Ho Tso, sempre riserva Navajo. Si trova nello spettacolare Canyon de Chelly, tra paesaggi di sabbia e verde in cui non mancare per alcuna ragione una cavalcata al chiaro di luna.
Tra le novità, anche gli itinerari nelle riserve indiane lungo la Route 66 da Chicago a Los Angeles: lungo la “Mother Road”, così chiamata perché negli Anni Trenta accolse i migranti in fuga dalle tempeste di sabbia (Dust Bowl) e dalla carestia, diretti verso Ovest in cerca di lavoro, è patria di almeno 25 tribù indigene e lungo il percorso si sosta nei loro alberghi, casinò e musei. Da non