Canale Giudecca non indispensabile; disponibilità a collaborare per soluzione condivisa
“Sono un po’ sorpreso. La mia intenzione era esprimere uno stato d’animo che noi abbiamo”. È il commento di Gianni Onorato, ceo di Msc Crociere, sul taglio del 40% della capacità della compagnia sullo scalo lagunare. Una prospettiva che ha detestato nei giorni passati non poche polemiche. Un aspetto importante che Onorato stesso ritiene di aver sottolineato è, infatti, la disponibilità della compagnia a supportare gli altri attori coinvolti nella questione “nell’identificazione di una possibile soluzione”. Che Msc vada, però, a ridurre la capacità da Venezia è “un dato di fatto”. Soprattutto, aggiunge, considerando che nel mondo delle crociere, la programmazione è fatta con largo anticipo. Anche se, commenta immediatamente dopo il manager, “siamo sempre pronti a riconsiderare la questione”.
Sull’importanza dello scalo lagunare, Onorato sostiene: “Venezia è un patrimonio di tutti quanti, anche di chi va in crociera. Si tratta di una delle destinazioni tra le più importanti per un’azienda globale come la nostra che movimenta ospiti da tutto il mondo. Io penso che Msc sia oggi tra le prime compagnie che importano turismo in Italia e quindi Venezia, come Firenze, Napoli e Roma, è tra le mete più interessanti”. “Noi puntiamo – aggiunge – su una cosa molto semplice: per raggiungere Venezia il canale della Giudecca non è indispensabile, l’importante è offrire la possibilità ai nostri ospiti di avere accesso al capoluogo lagunare. Tutti quanti, quando pensano al Mediterraneo e al nostro Paese, pensano anche a Venezia”. Il manager ha annunciato, inoltre, un 8% di crescita delle vendite globali su base annua e 1,7 mln di ospiti trasportati per il 2015. n.s.